Le soluzioni di test per il mercato dei veicoli elettrici, siano terrestri, marini, aerei o spaziali, devono coprire non solo il test del wedge bonding delle batterie, ma anche tutti gli altri moduli e sistemi ad esse collegate, come il Battery Management System (BMS), l’OBC (OnBoard Charger), l’inverter e lo stesso motore elettrico.
La vendita di auto elettriche ha rasentato i 14 milioni di unità nel 2023, il 95% delle quali in Cina, Europa e Stati Uniti. Sebbene queste vendite siano in aumento a livello globale, rimangono significativamente concentrate in questi mercati di riferimento: circa il 60% delle immatricolazioni di nuove auto elettriche è avvenuto in Cina, 25% in Europa e il 10% negli Stati Uniti. Nel primo trimestre del 2024 le vendite di auto elettriche sono rimaste forti, crescendo di circa il 25% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo più di 3 milioni unità. Tuttavia, le vendite rimangono limitate, anche in paesi con mercati automobilistici sviluppati come il Giappone e l’India.
Il mondo della mobilità elettrica non è solo autovetture
I progressi tecnologici che vanno verso l’efficienza ad alta velocità, le dimensioni compatte, la migliore accelerazione e il peso ridotto del motore, guidano la crescita del mercato dei motocicli elettrici. Questo mercato ha registrato una crescita considerevole a causa della necessità di un trasporto eco-sostenibile e grazie al sostegno di numerose iniziative governative, in particolare nei paesi sviluppati.
L’adozione di batterie di maggiore capacità è uno dei principali fattori di crescita del segmento, attualmente ci sono tre tipologie principali: batterie agli ioni di litio, al piombo e al nichel-metallo idruro. Si prevede che il segmento delle batterie agli ioni di litio dominerà il mercato grazie alle alte prestazioni offerte, insieme alla possibilità della produzione di una maggiore potenza e la loro leggerezza.
Il design complessivo delle batterie viene continuamente aggiornato e perfezionato, migliorandone l’autonomia, la durata, la riciclabilità e la sostenibilità grazie alla continua evoluzione della ricerca sui materiali e sulle loro componenti.
EV e batterie, un legame indissolubile
Molti proprietari di veicoli elettrici credono che il “pacco batterie” all’interno della loro auto sia un’unica batteria, mentre in realtà è composto da una serie di singole celle.
Le celle delle batterie sono le singole unità di base. Ciascuna di esse immagazzina energia chimica ed è geometricamente caratterizzata da una forma cilindrica, a sacchetto (pouch) o prismatica. Le celle, e di conseguenza le batterie, sono disponibili secondo diverse composizioni chimiche, tra cui la più diffusa è quella agli ioni di litio, ogni cella può erogare da uno a sei volt.
Le celle, dopo il loro assemblaggio, sono collegate tramite piastrine collettrici di corrente per formare moduli di batterie. Un modulo è costituito da un certo numero di celle collegate in serie o in parallelo, che formano l’unità che produce la tensione e fornisce la capacità energetica richiesta.
I moduli vengono poi assemblati per formare il pacco della batteria, che è il sistema definitivo.
Possono contenere anche altri componenti, tra cui il sistema di gestione della batteria, con funzioni di monitoraggio e di gestione termica. Nello specifico, il Battery Management System (BMS) protegge le celle, monitorandone i parametri vitali quali tensione, corrente e temperatura ed è dotato di un sistema di sicurezza per spegnere la batteria al superamento di determinate soglie di sicurezza. Il sistema di commutazione, sotto la supervisione di BMS, può interrompere il collegamento tra la batteria principale e il bus ad alta tensione del veicolo; mantiene inoltre una comunicazione costante tra le varie componenti di bordo.
Il Battery Thermal Management System (BTMS) supervisiona i livelli di energia termica e di temperatura della batteria, riscaldandola o raffreddandola secondo necessità. I materiali di interfaccia termica (TIM) sono sostanze collocate tra i componenti della batteria, e li uniscono, uniformando la temperatura e agevolando la gestione termica da parte del BTMS.
La produzione delle batterie
La produzione dei pacchi batteria inizia con la realizzazione della singola cella. I componenti della cella sono prima assemblati insieme, inserendo un separatore tra l’anodo e il catodo e poi immergendoli nel liquido elettrolitico. L’insieme è contenuto in un involucro rigido. Prima di essere assemblate in moduli, le singole celle sono sottoposte a test specifici, tra cui i controlli per verificare l’assenza di perdite di elettrolita (che potrebbero causare incendi o esplosioni) e l’assenza di infiltrazione di umidità. Per non compromettere la capacità della batteria è fondamentale che le celle funzionino correttamente e forniscano la potenza richiesta nel rispetto delle tolleranze.
Successivamente le celle sono assemblate in moduli che vengono impilati in serie o in parallelo all’interno di un robusto alloggiamento finale, il pacco, che protegge il suo contenuto da urti, vibrazioni e da altri fattori ambientali avversi. Ultimato l’assemblaggio del pacco batterie, vengono eseguiti ulteriori test e messe a punto, tra cui il controllo della potenza erogata e la verifica del corretto funzionamento dei collegamenti elettrici.
I test sulle batterie servono a garantirne l’affidabilità e la sicurezza, a prescindere dal dispositivo su cui è montata. La comprensione delle sue condizioni operative è fondamentale per prevenire i guasti e ottimizzarne le prestazioni. Inoltre i test svolgono un ruolo importante nell’accelerare la produzione, tenendo sotto controllo i processi, e quindi i costi, evitando di sprecare tempo e soldi in scarti o rilavorazioni.
Test ACIR
Per realizzare un pacco batteria di alta qualità è necessario che tutte le celle vengano controllate con una procedura rigorosa che misura la resistenza interna IR.
Se un pacco batteria fosse composto da celle assiemate in modo casuale (con IR diverse) ci sarebbe una distribuzione di corrente non uniforme, e quindi si avrebbe una distribuzione della temperatura difforme all’interno del pacco. Questo sarebbe molto pericoloso e va assolutamente evitato.
Ci sono due metodi di misura possibili: iniettare una corrente continua (DC) o una corrente alternata (AC) secondo le due modalità:
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-DCIR (Direct Current Internal Resistance)
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-ACIR (Alternating Current Internal Resistance – con frequenza di 1 Khz e corrente di 100 mA)